sabato 3 novembre 2012

Brann Dailor sul tour in Sudamerica, "The Hunter" e "Crack The Skye"

Intervista del 1° Novembre 2012 di Maria de los Angeles Cerda per Rock Axis, traduzione a cura di Mastodon Italia


La band di Atlanta sarà una delle attrazioni principali del Maquinaria festival. Considerati uno dei nomi che hanno rinnovato il metal negli ultimi anni, i Mastodon vengono per la prima volta in Cile e per la seconda volta in Sudamerica, a proporre parte del loro ultimo lavoro, "The Hunter", un album più leggero se paragonato al suo predecessore, "Crack The Skye" (2009). Di tutto ciò, ne abbiamo parlato con il batterista Brann Dailor.

- Questa è la seconda volta che venite in Sudamerica. La scorsa volta avete visitato la Colombia, in apertura ai Metallica. Cosa ricordi di quell'esperienza?
 Fu incredibilmente bello. Ovunque tu vada con i Metallica, ci sarà sempre tanta gente. Molta gente, più di quanto avessi immaginato, perchè era addirittura sold-ot e molti volevano entrare senza pagare. C'era la polizia e ricordo ceh le cose sfuggirono di mano per qualche istante. La Colombia era uno dei posti che più volevo conoscere, non solo per lo show, ma anche perchè uno dei miei artisti preferiti, Botero, ha un museo qui e ci sono sculture per tutta la città. Anche la street art di Bogotà  è una delle migliori che abbia visto, è una città molto artistica, e anche il concerto fu fantastico.

- Molti dei vostri fan qua in Cile conoscono il sound dal vivo  dei Mastodon unicamente per registrazioni come "Live at the Aragon". Cosa ci puoi raccontare del concerto che terrete al Maquinaria? In cosa consisterà?
Beh, sarà un cocnerto di giorno, quindi saremo noi e tanta energia, e siccome sarà giorno, non ci sarà lo spettacolo di luci. Quando è buio e siamo a un festival e abbiamo più controllo su ciò che offriamo, abbiamo molte luci e proponiamo un show spettacolare. Di giorno, siamo solo noi e la nostra potenza.
Line up del Maquinaria festival di Santiago

-E cosa ci dici della line-up del Maquinaria?
So che ci saranno Slayer, Stone Sour,  siamo amici con loro da molto tempo, abbiamo fatto molti concerti con i ragazzi degli Slipknot. Praticamente, quando suoni a questi festival, ti incontri con gente che conosci da anni, ed è sempre bello ritrovarsi insieme e vederli suonare. Sono entusiasta di vedere ciascusa di queste band, sono un fan del rock'n'roll, di Slayer, Stone Sour, Marylin Manson non lo conosco, ma mi fa piacere averne modo. Condivideremo il palco con i Kiss, quindi sarà pazzesco, ci saranno anche i Deftones, siamo amici con loro, spero di rivederli. Quando sei in tour, diventi molto amico delle band con cui suoni per un mese e mezzo e poi non li vedi fino a due anni dopo, quindi sarà bello essere lì e vedere facce familiari.

- Abbiamo parlato con Troy [Sanders] l'anno scorso, e ci ha detto che il tour per "Crack the Skye" era stato molto estenuante, sia emozionalmente che fisicamente. Rispetto a quell'album, com'è suonare "The Hunter"? 
Questo disco è molto più facile da suonare, te lo posso assicurare. Perciò è più liberatorio, è divertente suonare queste canzoni. Ci siamo divertiti sul palco e si vede dal pubblico, perchè trasmettiamo quello stato d'animo alla gente. Ci siamo divertiti a registrarlo e negli ultimi due anni a suonarlo live....ma penso che appena finito il tour cominceremo a comporre un altro album.

- Qualche mese fa avete fatto un tour in Nordamerica con gli Opeth. Spesso voi e gli Opeth siete considerati le band che hanno rinnovato il metal, anche se il vostro ultimo album ha molto a che vedere con il classic rock. Com'è stata la reazione dei fan dell' "ala più dura" del metal?
Il tour è stato straordinario, abbiamo passato dei bei momenti con loro. La reazione è stata fantastica per i pezzi di "The Hunter", penso che piaccia a tutti. In molti posti i biglietti per i nostri show erano sold-out, quindi la gente ha apprezzato molto questo tour.

- Una volta in un'intervista hai detto che quando suoni la batteria  e canti contemporaneamente, sei mediocre.Come fai quando devi suonare dal vivo?
Non so, penso che stavo facendo il sarcastico, stavo scherzando o facevo il falso modesto. Sono perfetto a suonare la batteria e cantare insieme, non credi? (Ride).

- In studio, i quattro membri dei Mastodon si dividono i compiti, ma c'è qualcuno che dirige il tutto, qualcuno che è il leader?
Non saprei, quando siamo concentrati e sappiamo quel che stiamo facendo, tutti e quattro siamo al lavoro, nessuno dirige. Alterniamo le voci e credo che alterniamo anche il ruolo di leader.

- Nella critica  scritta su "The Hunter", molti l'hanno paragonato ad album del repertorio di Ozzy Osbourne. Quanto diversa è la versione attuale dei Mastodon da quella di "Crack The Skye"?
Non ci sentiamo molto diversi. Siamo le stesse persone. Quando facciamo un disco, è un ritratto di ciò che siamo in quel momento, quindi cerco di non prestare molta attenzione a ciò che succede all'esterno della band. Solo lasciamo che tutto fluisca e seguiamo ciò che ci piace, un'istantanea onesta e naturale di quel punto nel tempo,  che alla gente piaccia o meno dipende da loro. Però se alla gente piace è per le stesse ragioni a cui piace a noi,  perchè viene da qualcosa di sincero. Questo è ciò che abbiamo bisogno di fare come artisti, e penso che lo abbiamo sempre fatto.

- Guardandoti indietro, come ti senti riguardo a "Crack The Skye"? Sei riuscito ad elaborare e alleviare il dolore per la perdita di tua sorella?
No. Ho ancora qualcosa qui nel petto. Ci vuole tempo per superare tragedie come questa, ma in realtà non vedo "Crack The Skye" come una catarsi. Fortunatamente ho avuto il supporto della band e li ringrazio. Molta gente non ha questa opportunità.

- A differenza di molti altri gruppi, i Mastodon sembrano essere totalmente aperti a farsi influenzare. Prendete tutto ciò che vi sta attorno e lo integrate nella musica. Pensi che questo faciliti il processo creativo?
Credo di sì. Non ci poniamo alcuna restrizione, credo che ci affidiamo solamente alla musica stessa e lasciamo che faccia il suo lavoro. Poi vediamo quel che accade.

I moai dell'Isola di Pasqua di cui
parla Brann 
- Infine, parlando del tour sudamericano, conosci qualcosa di Santiago? C'è molta gente qua che vi sta aspettando. 
Sì, sono ansioso di andare a Santiago, non la conosco. mi piacerebbe prendere un aereo e andare all'Isola di Pasqua, ma non penso che si riuscirà, mi piacerebbe vedere quei giganteschi moai. Di Santiago non conosco nulla, se non che mi fa piacere andarci e incontrare gente, è per questo che mi piace viaggiare.



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